Il progetto “Margherita –  I laboratori del fare condiviso”, realizzato dalla Asl Toscana sud est con gli uffici scolastici provinciali e le associazioni dei genitori, è dedicato ai soggetti affetti da autismo ed è in fase di sperimentazione. Attualmente sono coinvolti 21 istituti in tutto il territorio aziendale, per un totale di 39 ragazzi con spettro autistico, che condividono le attività con i loro compagni di classe.

Il progetto Margherita affonda le sue radici nel crescente numero di persone autistiche in età evolutiva (circa 4/1000) residenti nel territorio della Asl Toscana sud est. Questo rende necessario costruire una rete di interventi intorno al bambino e alla famiglia anche attraverso la scuola.

Il progetto è rivolto agli studenti ma, ovviamente, anche agli insegnanti e alle famiglie di questi ragazzi – spiega Simona Dei, direttore sanitario – La nostra intenzione, dopo questa fase di sperimentazione, è di diffondere il progetto a molte altre scuole perché i risultati che stiamo notando sono davvero significativi: tempi di attenzione più lunghi, sviluppo del senso di appartenenza al gruppo e alla comunità, migliori parametri di autoregolamentazione comportamentale, migliore partecipazione e scambio relazionale, maggiore inclusione e integrazione tra pari età”.

Le attività di laboratorio previste, che vedono quindi insieme bambini con autismo e bambini normodotati, sono: “Danze popolari”, “Merenda tra i banchi”, “Falegnameria a scuola”, “Costruire strumenti”, “Cucina”, “Costruzione libri di testo – Ti racconto una storia”. Non si tratta di attività di riabilitazione, ma di partecipazione e condivisione, con un ruolo attivo di tutti i bambini.

“Il progetto Margherita – spiega il Dr. Ettore Caterino, responsabile della Rete aziendale – rappresenta un approccio innovativo e attivo che oltre a potenziare le abilità degli studenti con spettro autistico crea condivisione, socializzazione ed empatia tra tutti i ragazzi: di fatto, tutti gli studenti migliorano perché esperiscono l’emozione positiva della relazione d’aiuto. E’ bello vedere come si relazionano, come imparano a confrontarsi, senza dimenticare che nelle classi che hanno aderito non abbiamo mai registrato fenomeni di bullismo né di emarginazione. Le azioni previste dal progetto Margherita, oltre ai laboratori in classe, sono molteplici e consistono nella strutturazione di gruppi di lavoro con gli insegnanti, percorsi di formazione specifica, promozione di nuovi strumenti di valutazione, colloqui all’interno delle scuole a cadenza periodica, tavoli interistituzionali tra scuole, Asl e famiglie, incontri con gli Uffici scolastici provinciali e verifiche finali”.

Biglie Sciolte si impegna per sostenere attivamente questo importante progetto, promuovendone la conoscenza nel territorio e invitando le famiglie a contattare la Dirigenza del proprio plesso scolastico per richiedere la partecipazione all’iniziativa.

Per informazioni e per conoscere le modalità di adesione al progetto, potete contattarci ai nostri recapiti:
whatsapp e tel –  333 8161035
email: info@bigliesciolte.it


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